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CORRIERE della SERA

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2008-11-06

Il Pd: "Affermazioni di pessimo gusto, Chieda scusa". L'Idv: "Razzismo strisciante"

Berlusconi: "Obama? Bello e abbronzato"

Il premier: "L'ho detto a Medvedev: è giovane e ha tutte le qualità per andare d'accordo con te"

Berlusconi con Medvedev (Epa)

Berlusconi con Medvedev (Epa)

MOSCA - Barack Obama è "bello, giovane e abbronzato" e quindi "ha tutto per andare d'accordo" con il presidente russo Dmitri Medvedev. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rispondendo a una domanda sul futuro delle relazioni russo-americane con il prossimo capo della Casa Bianca a conclusione del vertice italo-russo, a Mosca.

MESSIA - "Abbiamo commentato con particolare favore il modo in cui l'opinione pubblica ha accolto l'elezione di Obama - aveva detto il premier. - È stato presentato come un messia carico di speranze che auguriamo non vadano deluse". "Come anziano di età e di ruolo nella politica internazionale - aveva aggiunto il presidente del Consiglio - cercherò di mettere a disposizione tutta la mia esperienza per unire Obama e Medvedev, affinché i rapporti si sviluppino al meglio". Poi la battuta sull'"abbronzatura" di Obama: "È una carineria assoluta, un grande complimento" ha ribadito.

IL PD: "CHIEDA SCUSA" - Immediata, dopo la frase di Berlusconi, è arrivata la reazione del Pd. "La migliore delle ipotesi è che Berlusconi non riesca più a controllarsi" ha affermato Dario Franceschini, vicesegretario del Partito Democratico. "Berlusconi dimentica che le sue parole coinvolgono l'immagine del nostro Paese nel mondo - ha aggiunto - Dire che il presidente degli Stati Uniti è 'giovane, bello e anche abbronzato' suonerà alle orecchie di tutto il mondo come un'offesa carica di pericolose ambiguità. Chieda subito scusa e non coinvolga più l'Italia nelle sue affermazioni quantomeno di pessimo gusto". Più tardi Walter Veltroni ha detto che "le espressioni di Silvio Berlusconi colpiscono gravemente l'immagine e la dignità del nostro Paese sulla scena internazionale. Un uomo di Stato - ha aggiunto il segretario del Pd - non può consentirsi, con battute da cabaret, questa mancanza di rispetto. Auspichiamo - ha concluso - che al nuovo Presidente americano Barack Obama vengano al più presto rivolte scuse ufficiali e che da parte di tante persone serie presenti all'interno del centro-destra italiano possano venire prese di distanza da questi intollerabili comportamenti".

IDV: "RAZZISMO STRISCIANTE" - Insorge anche l'Italia dei Valori. "Con le sue battute infelici e grevi Berlusconi scredita l'Italia sullo scenario internazionale" ha dichiarato il capogruppo alla Camera Massimo Donadi. "Mai un presidente del Consiglio era caduto così in basso, lasciandosi andare a battute d'avanspettacolo che tradiscono un razzismo strisciante", ha aggiunto.

RONCHI: "ARRIVEDERCI..." - Ha preferito non commentare, invece, il ministro per le Politiche Comunitarie, Andrea Ronchi. Ai giornalisti che gli chiedevano un commento, Ronchi, uscendo dal Consiglio dei minstri a Palazzo Chigi, è apparso prima incredulo e poi si è limitato a salutare i giornalisti: "Arrivederci...".

"GLI IMBECILLI" - Più tardi, Berlusconi è tornato sulle sue dichiarazioni: "Veramente c'è qualcuno che pensa che non sia stata una carineria?". "Se scendono in campo gli imbecilli - ha aggiunto - siamo fregati. Dio ci salvi dagli imbecilli.Come si fa a prendere un grande complimento come una cosa negativa? Ma che vadano a...". Anche il ministro Roberto Calderoli (che nel 2006, durante la trasmissione "Matrix", definì "signora abbronzata" la giornalista Rula Jebreal) difende il premier: " È stata una battuta, detta lì per scherzo. Non avrà alcune conseguenza. Tra l'altro, a Obama abbronzato io preferisco la Rula!". Ancor più duro il commento filtrato a tarda serata: "Perché c'è qualcuno che ha obiettato? Uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Se uno vuole prendere una laurea pubblica ogni occasione è buona. Io - ha concluso il premier - mi sono veramente rotto e dico quello che penso".

06 novembre 2008

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2008-11-06

Il premier a Mosca non resiste alla battuta sul neo presidente Usa

E spiega: "Gli ho fatto un grande complimento, una carineria assoluta"

Berlusconi, prima gaffe su Obama

"E' giovane, bello e abbronzato"

"E se non hanno il sense of humour sono imbecilli e se ne vadano a..."

Ma intanto la notizia fa il giro del mondo e invade le home page dei siti web

di MARCO BRACCONI

Berlusconi, prima gaffe su Obama "E' giovane, bello e abbronzato"

MOSCA - "Barack Obama? Giovane, bello e abbronzato". Parola di Silvio Berlusconi. Ieri, rivendicando la sua "anzianità", aveva annunciato di "volergli dare consigli". E oggi, puntuale, è arrivata la prima clamorosa gaffe. Che rischia di oscurare perfino il tristemente celebre Kapo' rivolto a Strasburgo all'eurodeputato tedesco Schulz.

Il capo del governo da Mosca, durante l'incontro con il presidente russo Medvedev, torna a parlare del neo-presidente Usa e non resiste al gusto della battuta. E' l'ennesima del Cavaliere, che però stavolta non esercita il suo humour sui suoi abituali cavalli di battaglia (donne, sesso o gli odiati "comunisti"). Stavolta è il colore della pelle a scatenare la tentazione irresistibile. Poi definita "un grande complimento, una carineria assoluta nei suoi confronti".

"Complimento" che il premier rivendica con fermezza anche dopo un'ora, quando rientrando in albergo sbotta con i cronisti che lo interrogano sulle prevedibili polemiche: "Se non hanno il sense of humour allora vuol dire che gli imbecilli sono scesi in campo, che se ne vadano a...".

E poi rincara la dose: "Perchè? C'è qualcuno che ha obiettato? Uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Se uno vuole prendersi una laurea pubblica, ogni occasione è buona. Io mi sono veramente rotto e dico tutto quello che penso", ha aggiunto il premier.

Il presidente del Consiglio, grande amico di Bush tanto da far cadere un leggio (VIDEO) per - sono parole sue - "troppo amore", è riuscito insomma laddove nemmeno 21 mesi di durissima campagna elettorale erano potuti arrivare. E vedremo come la boutade sarà presa negli States, dove mai la questione razziale è stata oggetto di scontri o battute pubbliche. Dove è inimmaginabile, anche pensandoci e posteriori, immaginare un McCain che definisce "abbronzato" il suo rivale di colore nella corsa alla Casa Bianca.

Le reazioni. L'opposizione attacca il premier, ed è il Pd il primo a chiedere che "il capo del governo chieda subito scusa". "La migliore delle ipotesi - dice Franceschini - è che Berlusconi non riesca più a controllarsi. Dimentica che le sue parole coinvolgono l'immagine del nostro Paese nel mondo. Dire che il presidente degli Stati Uniti è 'giovane, bello e anche abbronzato' suonerà alle orecchie di tutto il mondo come una offesa carica di pericolose ambiguità". Parla anche il leader del partito, Veltroni, secondo il quale le si tratta di parole "che colpiscono e feriscono la dignità dell'Italia". E che la danneggiano, perché un uomo di Stato non può permettersi continuamente battute da cabaret".

A seguire, l'Italia dei Valori, che con Donadi sostiene che Berlusconi, con le sue parole, scredita l'Italia sul piano internazionale".

Dall'altra parte si avverte a caldo un certo sconcerto. Basti pensare alla reazione del ministro Ronchi (An), che informato dai giornalisti a margine del Consiglio dei ministri appare prima incredulo, poi si dilegua alla svelta senza commentare: "Arrivederci...".

Poi scatta la chiamata a raccolta e arriva puntuale la nota di Capezzone, portavoce di Forza Italia, che parla di "sinistra desolante, che non sa più a cosa attaccarsi per colpire Berlusconi. A seguire, la minimizzaone del leghista Calderoli: "Solo una battuta". E poi, ancora, la originale spiegazione del ministro Rotondi, secondo il quale le parole del Cavaliere "si spiegano con una teoria psicologica per cui fondamento del razzismo è l'invidia dei bianchi per un colore più gradevole".

Da questo momento in poi, mentre la frase di Berlusconi fa il giro del mondo - dall' inglese Herald Tribune all'americano Drudgereport, dal turco Daily allo spagnolo Heraldo - da destra è tutto un fiorire di sorrisi e spallucce e attacchi alla "sinistra tetra". Quella sinistra che, come dice Gasparri, "non sa capire che Berlusconi ha lanciato una operazione simpatia". Forse la medesima "operazione simpatia" che proprio Gasparri aveva lanciato ieri commentando l'elezione di Barack: "Al Qaeda sarà contenta".(6 novembre 2008)

 

 

 

 

 

 

L'UNITA'

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2008-11-06

"Obama bello e abbronzato" Il mondo contro Berlusconi

E lui: "Mi criticano? Imbecilli"

Barak Obama ufficializza la sua candidatura, foto Ap

"Li conoscevamo già ma non pensavamo fossero così tanto imbecilli". Così il premier Slvio Berlusconi, lasciando lasciando Mosca, ha risposto ai cronisti italiani che gli chiedevano il suo stato d'animo dopo la lettura dei giornali e le tante critiche piovutegli addosso per le sue parole su Barack Obama.

"È bello, giovane e abbronzato". Di chi parla Berlusconi? Non di suo figlio, né dell’ultima star arruolata per Mediaset. Parla di Barack Obama, il nuovo presidente degli Stati Uniti. E anche stavolta ci siamo fatti riconoscere. Il premier fa l’ennesima gaffe e come al solito finge di non rendersene conto. Dare dell’abbronzato a Obama? "È una carineria assoluta, un grande complimento". E quelli che non capiscono le battute, aggiunge, "vadano a...".

L’opposizione tenta di riparare all’irreparabile. "La migliore delle ipotesi è che Berlusconi non riesca più a controllarsi" dice Dario Franceschini, vicesegretario del Pd. Il premier "dimentica che le sue parole coinvolgono l’immagine del nostro Paese nel mondo. Dire che il presidente degli Stati Uniti è "giovane, bello e anche abbronzato" - sottolinea Franceschini - suonerà alle orecchie di tutto il mondo come una offesa carica di pericolose ambiguità. Chieda subito scusa e non coinvolga più l’Italia nelle sue affermazioni quantomeno di pessimo gusto".

Poco dopo interviene anche il segretario Veltroni, secondo il quale l’uscita di Berlusconi colpisce "gravemente l'immagine e la dignità del nostro Paese sulla scena internazionale e rischiano di provocare – aggiunge – una incrinatura nei rapporti di amicizia con quel Paese e quel popolo che ha dato al mondo un grande segnale di speranza e cambiamento. Un uomo di Stato – prosegue Veltroni - non può consentirsi, con battute da cabaret, questa mancanza di rispetto che caratterizza spesso i comportamenti pubblici del Presidente del Consiglio. Auspichiamo che al nuovo presidente americano vengano al più presto rivolte scuse ufficiali e che da parte di tante persone serie presenti all'interno del centro-destra italiano possano venire prese di distanza da questi intollerabili comportamenti".

Della stessa opinione anche l’Italia dei Valori. Il capogruppo alla Camera Massimo Donadi sostiene che "con le sue battute infelici e grevi Berlusconi scredita l'Italia sullo scenario internazionale. Mai un presidente del Consiglio era caduto così in basso, lasciandosi andare a battute d'avanspettacolo che tradiscono un razzismo strisciante".

Il problema è che, ora che "l’amico Bush" se n’è andato, a Berlusconi interessa mantenere buoni rapporti almeno con "l’amico Putin": e così, da Mosca, in conferenza stampa con il presidente russo Medvedev, fa la sua battutaccia su Obama, che secondo lui è stato "presentato quasi come un messia e quindi carico di speranze che ci auguriamo veramente che non vadano deluse". Di certo, Berlusconi non ci delude mai, e riesce sempre a superarsi in peggio. Anche a Mosca ha spiegato che per avere buoni rapporti tra Russia e Italia, "anche gli spaghetti e la pizza possono aiutare".

"Il povero Gasparri - è l’opinione di Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21 – è stato giustamente crocifisso per la sue battute su Obama, ma Berlusconi non ha voluto perdere l'occasione per riprendersi il primato. Le sue dichiarazioni sull'Obama "giovane bello e abbronzato" – ricorda Giulietti – espressione quanto mai infelice utilizzata qualche anno fa da Calderoli per insolentire la giornalista Rula Jebreal non solo non fanno neanche ridere, ma dal punto di vista delle gaffe istituzionali – conclude – forse sono alla pari col gesto delle corna che fece ridere il mondo intero sulle spalle dell'Italia".

Pubblicato il: 06.11.08

Modificato il: 07.11.08 alle ore 9.12

 

E la figuraccia fa il giro del mondo

cnn, video berlusconi

Magari fosse rimasta chiusa dentro le nostre quattro mura. No, la battutaccia di Berlusconi nei confronti di Obama – "È bello, giovane e anche abbronzato" – nostro malgrado ha fatto il giro del mondo. Con tanto di immagini. Il video di Berlusconi che da Mosca sfotte il neo presidente degli Stati Uniti è finito sulla Cnn.

Campeggia sull’home page di Drudge Report, il Dagospia d’oltreoceano, mentre tutte le edizioni web dei principali giornali del mondo hanno ripreso al volo il lancio d’agenzia. Ne parlano i britannici Guardian e Times, il tedesco Spiegel, lo spagnolo El Mundo, solo per citarne alcuni.

International Herald Tribune lo definisce "unconventional" e ricorda altre chicche del passato, come quando fece il "playboy" con la premier finlandese. E per ore il pezzo resta in vetta alla lista dei "Most e-mailed", gli articoli più inviati agli amici. Per farsi due risate. Beati loro che se lo possono permettere.

Pubblicato il: 06.11.08

Modificato il: 06.11.08 alle ore 21.12

 

 

il SOLE 24 ORE

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2008-11-06

La battuta del premier rimbalza nel Web

6 novembre 2008

La gaffe del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che parlando a margine del vertice italo-russo a Mosca ha definito il neoeletto presidente degli Stati Uniti Barack Obama "bello, giovane e abbronzato", sta rimbalzando sui media. È finito anche sulla pagina di apertura di Drudgereport, il sito di Matt Drudge e voce della destra americana. Un link rimanda anche al video. Nessun commento è per il momento arrivato dallo staff del successore di George W. Bush.

Il titolo "Berlusconi hails "suntanned" Obama", Berlusconi celebra l'"abbronzato" Obama, è scritto a caratteri cubitali, con tanto di foto di un sorridente presidente del Consiglio, ritratto di profilo e a mani giunte. Il link rimanda poi a un pezzo sulla vicenda, in cui si spiegano i fatti noti. Numerose altre testate (dall'Mail on line all'agenzia Associated Press, da Bloomberg alla francese Afp, dal Los Angeles Times al Nouvel Observateur ad Abc News) hanno dato spazio a loro volta alla frase del premier italiano. Alcune citano anche la spiegazione data da Berlusconi: voleva essere "un grande complimento".

 

 

 

È tempo di migliorare il rapporto tra Governo e Parlamento

7 novembre 2008

Non è stata una giornata brillante per Silvio Berlusconi. La sconcertante gaffe su Obama "abbronzato", sconcertante anche perché il nostro presidente del Consiglio insiste nel considerare il termine "un grande complimento", rappresenta solo uno dei due scivoloni in cui è incorso. L'altro è la polemica con il presidente della Camera, che giudica "deprecabile" il ricorso al voto di fiducia per approvare la legge finanziaria e in qualche misura dà ragione all'opposizione.

Naturalmente la spiritosaggine sul presidente americano ha attirato subito l'attenzione dei giornali (purtroppo non solo italiani: siamo su tutti i siti americani) e ha oscurato la questione parlamentare. Ma sotto l'aspetto politico è qui il nodo più intricato.

Non è la prima volta che Gianfranco Fini difende le prerogative della Camera e si oppone al tentativo, da parte della maggioranza, di limitare e persino soffocare il dibattito, procedendo con le spicce a votare i testi legislativi più importanti. Ora, l'ipotesi che il governo voglia evitare qualsiasi correzione alla finanziaria attraverso lo stratagemma, peraltro legittimo, del maxi-emendamento su cui richiedere la fiducia,è solo l'ultimo episodio di una concezione che tende a "svuotare " il Parlamento, concentrando tutto il potere nelle mani dell'esecutivo.

La risposta del premier al presidente della Camera ha tirato in causa "le lobbies" che si preparerebbero al solito "assalto alla diligenza ":un assalto che quest'anno sarà sventato, garantisce Berlusconi. È vero che il testo del-la finanziaria, tradizionalmente, esce dal passaggio parlamentare del tutto stravolto e con i conti economici sottosopra. Tuttavia non si può nemmeno cancellare il Parlamento. Specie in una legislatura in cui i numeri della maggioranza di centro-destra sono così ampi da rendere poco comprensibile il ricorso frequente alla fiducia.

In qualche misura, se il dibattito non si apre nemmeno sulla legge economica fondamentale, vuol dire che Berlusconi nutre scarsa fiducia nei suoi deputati, scelti in base a una legge elettorale che dovrebbe farne dei perfetti esecutori del volere del leader.

In ogni caso la soluzione non può essere quella di offrire un'altra prova di "arroganza verso il Parlamento". Frase pronunciata non da un esponente dell'opposizione, bensì dall'on. Giorgetti, leghista e presidente della commissione Bilancio. Significa che il partito di Bossi dà ragione a Fini e non vuole soccombere al voto di fiducia. Come dire che la Lega non intende rinunciare alla propria autonomia e nemmeno ridurre i suoi parlamentari a semplici numeri sul tabellone luminoso che indica i risultati delle votazioni.

Previsione abbastanza plausibile a questo punto: il governo si fermerà, rinunciando alle sue intenzioni. Si troveranno altre strade, senza passare per la fiducia, in vista di approvare la finanziaria rispettandone la coerenza interna. Anche perché tutti sanno come il presidente della Repubblica sia, su questo punto, del tutto d'accordo con il presidente della Camera. E non da oggi.

Sarebbe opportuno, a maggior ragione, cogliere l'opportunità offerta da questa vicenda per inaugurare un nuovo corso nei rapporti fra governo e Parlamento: meno decreti e più attenzione alle esigenze dell'opposizione.Senza,beninteso,obbligare la maggioranza ad annacquare o amputare il proprio programma. Del resto, la stessa maggioranza presenta al suo interno punti di vista tutt'altro che omogenei. Il premier dovrà tenerne conto.

 

 

 

 

2008-11-06

Gaffe di Berlusconi su Obama: è bello, giovane e abbronzato

6 novembre 2008

Barack Obama è "bello, giovane e abbronzato" e quindi "ha tutto per andare d'accordo" con il presidente russo Dmitri Medvedev. Se ne è detto convinto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rispondendo ad una domanda sul futuro delle relazioni russo-americane con il prossimo capo della Casa Bianca a conclusione del vertice italo-russo, a Mosca.

Il premier italiano ha assicurato che si adopererà per facilitare il dialogo tra le due potenze. Poi, strappando una risata al leader del Cremlino, la battuta sull'abbronzatura del neo-eletto Obama. "Ho detto al presidente (Medvedev, ndr) che Obama ha tutto per poter andare d'accordo con lui: perchè è giovane, è bello e abbronzato e quindi penso che si possa sviluppare una buona collaborazione", ha detto il presidente del Consiglio.

Una gaffe? No, piuttosto una "carineria" e niente più. Berlusconi, da Mosca, replicando alle prime reazioni dall'Italia sulle dichiarazioni in conferenza stampa con Dmitri Medvedev, ha dichiarato che se "veramente c'è qualcuno che pensa che non sia stata una carineria", peggio per loro. "Se scendono in campo gli imbecilli siamo fregati. Dio ci salvi dagli imbecilli". Il presidente del Consiglio ha negato quindi con forza di essere andato sopra le righe. Ed ha aggiunto: "Se hanno anche il torto di non avere sense of humor peggio per loro".

Ma non è finita qui. Irritato, il premier ha insistito poi ancora: nessuna gaffe, semmai è stato un "grande complimento" a Barack Obama. Se non lo capiscono, "vadano a...". A margine del vertice intergovernativo a Mosca, il premier Silvio Berlusconi è tornato quindi a rispondere a chi dall'Italia considera una gaffe l'aver definito "abbronzato" il neo-vincitore delle presidenziali Usa. "Come si fa a prendere un grande complimento come una cosa negativa? Ma che vadano a...".

Riferimento, tra gli altri al leader del Partito democratico? Walter Veltroni ha commentato l'accaduto sostenendo che "le espressioni usate a Mosca da Silvio Berlusconi nei confronti del presidente degli Stati Uniti Barack Obama colpiscono gravemente l'immagine e la dignità del nostro Paese sulla scena internazionale e rischiano di provocare - dopo quelle usate ieri dal capogruppo della Pdl al Senato (Maurizio Gasparri ha salutato la vittoria di Obama dicendo "Con lui alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta", ndr) - una incrinatura nei rapporti di amicizia con quel Paese e quel popolo che ha dato al mondo un grande segnale di speranza e cambiamento".

"Un uomo di Stato - ha attaccato ancora il leader del Pd - non può consentirsi, con battute da cabaret, questa mancanza di rispetto che caratterizza spesso i comportamenti pubblici del presidente del Consiglio. In questo senso risalta ancora di più la differenza di stile, di sensibilità, di senso dello stato che ha caratterizzato l'atteggiamento del leader repubblicano John McCain subito dopo la sconfitta elettorale". Conclusione di Veltroni: "Auspichiamo che al nuovo presidente americano Barack Obama vengano al più presto rivolte scuse ufficiali e che da parte di tante persone serie presenti all'interno del centro-destra italiano possano venire prese di distanza da questi intollerabili comportamenti".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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